User Experience: come migliorare il tasso di conversione anche nell’internazionalizzazione digitale

User experience, come migliorare il tasso di conversione anche nell'internazionalizzazione

Migliorare la User Experience significa aprirsi all’innovazione e scoprire nuove opportunità di Business grazie al web.

Per il business online ci sono soluzioni, e soluzioni che cambiano le performance. La differenza la fa sempre il “come” e non semplicemente il “cosa”.  Sugli strumenti a disposizione ormai siamo aggiornati, sappiamo a cosa servono, che caratteristiche hanno; ma come utilizzarli al meglio per il nostro business, forse, non sempre. Si scivola ancora nella scelta esteticamente più gradevole a nostro gusto. E ancora, nella traduzione dei testi esistenti, senza considerare cosa interessa al nostro pubblico, come naviga il sito il nostro pubblico o quali sono le informazioni principali che desidera.

Il punto di partenza è comprendere l’importanza del nostro utente per il nostro business e su questo costruire la comunicazione e più in generale l’intera esperienza. Questo ci porta a comprendere come la User Experience è ciò di cui ciascun sito web, e-commerce, App, necessita per riuscire a convertire meglio e a creare una relazione efficace con l’utente-cliente.

La User Experience costruisce una profonda relazione, genera fiducia e rafforza costantemente il legame con il prodotto, servizio, brand. E questo avviene per qualsiasi settore: assecondare la Grammatica delle Attese di un utente significa farlo sentire parte di una struttura, di una realtà, di un processo. Ne parlavo nel mio primo libro Comunicare in rete, l’usabilità (2001) e continuo a sostenerlo oggi quando affronto le valutazioni di efficacia comunicativa legate alle performance di un sito web o di un e-commerce. Vincere la sfida operativa dell’utente significa conoscerne i comportamenti, gli interessi e la Grammatica delle Attese. E questo oggi deve avvenire attraverso un’analisi costante sia nel contesto nazionale che in quello internazionale, sempre più desiderato.

Ed ecco che, progettando secondo la logica della Grammatica delle Attese del nostro target, le CTA (ovvero le chiamate all’azione che vogliamo fare compiere all’utente) diventeranno una vittoria operativa ad alta performance. Non conta ciò che presenti, conta come il tuo interlocutore  percepisce quella esperienza; quanto è in linea con la sua Grammatica delle Aspettative. Più la Grammatica delle Aspettative viene soddisfatta, maggiore è la disposizione positiva verso quel “sistema” di prodotto, servizio, brand.

Conoscere la tipologia di utente del nostro sito web, e-commerce, App, significa essere in grado di costruire la migliore esperienza con i contenuti più interessanti per quel determinato pubblico. Questo vale sia nell’ambito nazionale, ma ancora di più quando si vuole sfruttare l’internazionalizzazione digitale.

Analizzare la User Experience ci permette di migliorare le performance e, soprattutto il tasso di conversione sia a livello nazionale che nell’internazionalizzazione digitale, offrendoci l’opportunità di costruirne una ancora più efficace e ancora più performante. Facile? Veloce? Indolore? Assolutamente no, perché ci mette di fronte, spesso, ad un redesign importante; a dati che non ci saremmo immaginati, a comportamenti differenti da quelli che avevamo previsto. E dunque serve un nuovo Mindset per accettare questo costante cambiamento e quel non avere sempre una risposta a tutto. Di contro, accogliendoli ci offre grandi opportunità di crescita, soprattutto attraverso nuovi modelli di business a cui non avevamo pensato. Migliorare la User Experience significa aprirsi all’innovazione e scoprire nuove opportunità di Business grazie al web e ai comportamenti sociali che siamo, grazie ad esso, in grado di tracciare.

Quali sono gli aspetti che dobbiamo sempre avere chiari?

  • L’Interfaccia Utente non è per sempre. Anzi, i dati ci dimostrano che possiamo migliorare costantemente le performance attraverso l’analisi dei dati e la “sistemazione” di aspetti strategici;
  • Dobbiamo lavorare con CMS per intervenire tempestivamente sia nel Layout che nei contenuti;
  • Comprendere che l’uso delle parole è la chiave e che esistono parole “powerful” in grado di influenzare più di altre. Il nostro compito è quello di utilizzare sempre le migliori;
  • Analizzare i dati costantemente, metterli in relazione e rielaborarli in tabelle e grafici è fondamentale per costruire percorsi e contenuti ancora più performanti;
  • Non si deve tradurre solo il testo, ma l’intera interfaccia quando si vuole internazionalizzare;
  • Dobbiamo renderci conto che il web è evoluzione costante e non si tratta di una frase fatta, ma di un modello di lavoro da accettare;
  • Il web è cambiamento e come tale deve essere gestito anche nell’aggiornamento costante degli strumenti.