Il target: perché è importante per la crescita e la qualità del business guarda la live qui

Francesca Anzalone, esperta di comunicazione e cultura digitale - specializzata in comunicazione nelle emergenze e nelle crisi

 

 

  • Perché il target è fondamentale nelle strategie di comunicazione e marketing?
  • Perché il target aumenta la crescita e la qualità del business?
  • Perché la conoscenza del target è un investimento ad alto ritorno (ROI)?

La risposta più immediata per me è: avere un target significa semplificare i processi, i flussi, le relazioni e le operazioni che il nostro cliente e potenziale cliente deve compiere.

Ma per riuscire in tutto questo dobbiamo avere chiaro cosa vogliamo e soprattutto da chi lo vogliamo.

Su questo argomento specifico abbiamo preparato un webinar ricco di esempi pratici e di soluzioni pronte all’uso sul tema dell’importanza del target per il sito web, per i social network, per il piano di contenuti e per la campegne ADV. Con una Check list di metriche da tenere sotto controllo. Lo trovate su Upskilling Digital Academy dall’8 gennaio 2024.

Il target riveste un ruolo non solo strategico ma cruciale nell’evoluzione del business.

Si tratta delle fondamenta solide di qualsiasi strategia di marketing e comunicazione. Attraverso l’identificazione del target possiamo costruire contenuti in grado di “attrarre” nuovi clienti in linea e migliorare i nostri servizi e prodotti.

Più conosciamo il target di riferimento (e dunque la nicchia specifica), più il nostro business avrà benefici: sono in grado di offrire le migliori informazioni, i migliori prodotti e servizi e sono in grado di aggregare clienti con le stesse caratteristiche.

Il target nelle strategie di marketing e comunicazione: alcuni benefici

Perché ti parlo di questo argomento? Perché da 25 anni mi occupo di comunicazione e cultura digitale per aziende, enti, istituzioni nazionali e internazionali, PA, professionisti, e insegno questi argomenti all’Università. E se da una parte la mia attività di consulenza e formazione professionale mi fa studiare il mercato, le tendenze e le nuove dinamiche economiche; dall’altra la ricerca basata su stili di vita, nuovi consumi e partecipazione alla vita pubblica con nuove dinamiche sociali mi permette di studiare profondamente i comportamenti. Da qui il focus costante e la caratteristica che contraddistingue la mia comunicazione che mette al centro le persone con i loro bisogni, desideri, aspirazioni, paure e dinamiche sociali.

Tutto parte da una base scientifica, di confronto che si sviluppa poi nell’applicazione a servizi e prodotti.

Tornando al punto: il target, nelle strategie di comunicazione e marketing è fondamentale, se vogliamo accelerare il business attraverso l’uso del digitale e se vogliamo migliorare la qualità. Più entriamo in relazione con il target, maggiori sono le opportunità: minor tempo nel processo decisionale (ti racconto ciò che vuoi sapere), nessuno perde tempo. E’ win win: tu non perdi tempo, io ho una risposta positiva in meno tempo e quel tempo che impiegavo nel convincerti, lo impiego nel migliorare costantemente i contenuti.

Lo studio delle parole giuste e dei concetti chiave è molto più mirato e dunque: la creazione del piano di contenuti è più efficace (oltre che più veloce); l’identificazione delle parole chiave è più facile. Mi confronto con una sola Grammatica delle Attese e dunque converso in maniera efficace.

Grazie alle interazioni sono poi in grado di comprendere la gerarchia delle informazioni, l’ottimizzazione delle informazioni e la tipologia di fruizione (il canale e la multimedialità).

Tutto questa “complicità” genera fiducia. Diminuiscono dunque le frizioni, “mi fido” e dunque mi fidelizzo ai tuoi servizi e prodotti.

Ma identificarlo e profilarlo non basta più, serve entrare in una connessione profonda e costruire un patto di fiducia leale attorno al quale entrambe le realtà si sentono legate. Questo aspetto è necessario per la creazione di Community solide che condividono valori, attività e fatti identificabili attraverso dati condivisi.

Per questo aspetto ti rimando al BLOG  – troverai un articolo di approfondimento dedicato

Continuando a identificare i benefici: più il target è omogeneo e identificato, più efficace sarà l’identità del brand e della Community che si crea attorno ad esso. Uno su tutti la fidelizzazione che permette proiezioni economiche, maggiore stabilità e un’ottimizzazione di tutti i flussi e processi (riducendo i tempi di lavori e diminuendo le frizioni).

Portando due esempi concreti di applicazione sul target:

Il target ci permette di creare siti web efficaci in grado di convertire. Tra le domande che ricevo più spesso in consulenza “Perché il mio sito non genera visite?”, “Perché il mio sito non porta a nulla?”, “Perché le persone stanno poco sul mio sito? O non tornano” e potremmo proseguire con una serie molto molto articolata di domande di questo tipo. A che nicchia ti rivolgi? Quale il tuo target principale? Quali le CTA (Call to Action) che avevi progettato? L’errore più comune è non avere un target di riferimento e dunque non avere una bussola sulla quale strutturare azioni, attività e contenuti. Se non ho chiaro il target non ho chiare le CTA. E di conseguenza non sono chiaro in cosa posso essere utile, cosa fare con i miei prodotti e servizi e cosa acquistare. Tantomeno cosa dire per far sì che tutto questo avvenga.

Il target ci permette di creare campagne ADV sempre più performanti perché in continuo miglioramento e profilazione.

 

Breve recap sul target

  • L’errore più comune è basarsi sul target offline e replicarlo online.
  • L’esperienza di evoluzione sarà arricchente per entrambe: una crescita costante in qualità e gratificazioni economiche e reputazionali (es. aumentano le recensioni positive, aumentano gli acquisti di servizi con diminuzione delle frizioni e del tempo del processo decisionale) e miglior posizionamento del brand.
  • Costruire attorno al target ideale una comunicazione empatica significa rafforzare il legame, migliorare costantemente il messaggio, diminuendo rischi di washing, backlash e crisi reputazionali. Conosco e dunque evito fraintendimenti e argomenti critici.
  • favorendo la creazione di una Community consapevole e responsabile. Una Community consapevole delle proprie caratteristiche (del perché della propria esistenza e dunque dalla forte identità) e responsabile di mantenere in equilibrio tutto ciò che si è creato attorno. (Ho parlato di Community in maniera molto approfondita nel mio libro e-Learning, Comunicare e Formarsi online, 2002). Più l’identità è precisa e chiara ai membri della Community, maggiore è il senso di appartenenza e di autoconservazione.
  • il Customer Care, che, oltre a offrire la migliore esperienza, diventa connettore e fornitore di informazioni preziose, di dettagli sempre più precisi da trasformare sistematicamente in azioni concrete e funzionali da restituire.
  • Reciprocità costante significa fiducia, crescita e brand advocacy. Attenzione a non trascurare un asset fondamentale della connessione empatica, ovvero la reciprocità data da risposte operative che testimoniano un ascolto attivo e un desiderio di aderenza. L’ascolto si trasforma in operatività, azioni concrete, prodotti, servizi, “attenzioni rivolte al cliente” che confermano interesse.
  • Efficientamento delle campagne ADV grazie ad una caratterizzazione sempre più precisa in grado di impattare in maniera funzionale sia sulla creatività che sulla pianificazione del budget.
  • Content Creation efficace ed efficiente in grado di generare leads perfettamente in target.