In un contesto di trasformazione costante come quello attuale, la figura del CEO non è più “solo” guida strategica dell’azienda: è voce pubblica, riferimento valoriale e garante di reputazione.
Ne ha parlato approfonditamente qualche giorno fa anche il Sole24Ore nell’articolo “Leader sempre più storyteller ma i passi falsi ora costano caro” in cui si parla di Leadership Storytelling, una strategia di comunicazione che offre importanti opportunità di orientamento e posizionamento, ma se non costantemente presidiata rischia di avere il risultato opposto (l’ormai noto backlash). La narrazione coinvolge, accompagna, ispira fintanto che viene gestita e presidiata con coerenza e senza mai abbassare l’attenzione nella distribuzione dell’informazione e senza mai dimenticare una validazione oggi necessaria. Non dimentichiamo che stiamo facendo comunicazione pubblica h24 e 7 su 7. E che ormai, le leve principali di queste narrazioni sono sempre a finalità sociale basandosi su valori dichiarati. Perché viviamo in un ecosistema comunicativo e ogni contenuto è pubblico e rischia di generare incoerenza (online tutto è interconnesso e questo offre l’opportunità di collegarne ogni “nodo” sia a beneficio che al suo opposto).
SOMMARIO
- Il Personal Branding è prima di tutto allineamento
- La trappola dell’immediatezza: quando la reazione batte la strategia
- I focus: consapevolezza, contesto, coerenza
- Il rischio reputazionale non è più un’eventualità
- Serve una strategia, non una reazione
- Il Webinar – Personal Branding per CEO e Presidenti
- Perché un CEO oggi deve lavorare sul proprio Personal Brand?
- I rischi della non-comunicazione o della consapevolezza sulla comunicazione digitale
- Il Personal Branding come leva strategica
- Un webinar esclusivo per CEO e Presidenti che accompagna a:
Il Personal Branding è prima di tutto allineamento
Il modo in cui un CEO comunica oggi è diventato parte integrante dell’identità del brand. Ed è qui che entra in gioco un potente alleato, troppo spesso sottovalutato: il Personal Branding. Non è solo “essere presenti”. È essere allineati.
Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è diventata immediata, continua e accessibile a tutti, ma proprio per questo anche esposta, giudicabile e fragile. Ogni parola pubblica detta da un@ CEO – in un’intervista, in un post LinkedIn, in un commento – non è mai solo “una frase”.
È una dichiarazione pubblica d’intenti. È un atto valoriale.
E non è più sufficiente nascondersi dietro a “lo fanno tutti”, “voglio dire la mia”, “sono stanc@ di sentirmi attaccat@”.
Queste frasi, che sentiamo spesso quando la pressione sale o una crisi si affaccia, non tutelano la reputazione. La mettono in pericolo.
La trappola dell’immediatezza: quando la reazione batte la strategia
Uno dei rischi più frequenti per CEO e figure apicali è proprio questo:
comunicare per impulso, senza visione, ma soprattutto senza chiedersi se quella connessione all’interno della narrazione potrebbe avere delle ripercussioni non solo nell’immediato, ma nel medio-lungo termine. Perché caratteristica del web è la stratificazione dei contenuti e quell’informazione rimane.
- “Ho letto una critica. Devo rispondere ora.”
- “È uscito un tema caldo. Ne parlo anch’io.”
- “Tutti stanno postando. Mi sento in dovere di dire qualcosa.”
Il risultato?
Messaggi non coerenti con i valori aziendali o non dimostrabili con i fatti
Comunicazione fuori tono rispetto alla sensibilità del pubblico
Posizioni non allineate con la strategia reputazionale dell’organizzazione
E se nel privato questo può generare qualche malinteso, nel pubblico può scatenare una crisi.
I focus: consapevolezza, contesto, coerenza
Per costruire una comunicazione davvero efficace, i CEO devono prima di tutto essere formati a comprendere il contesto digitale e mediatico.
I canali social, i media, gli eventi pubblici sono ambienti complessi, con regole esplicite (legali, etiche) e implicite (aspettative culturali, sensibilità sociali) che vanno conosciute e rispettate.
Servono linee guida solide, fatte di tre elementi chiave:
- Consapevolezza
Comunicare da CEO è diverso da comunicare come privato cittadino. Ogni dichiarazione ha peso. - Contesto
Capire quando, come, su quale tema intervenire è fondamentale.
Le buone intenzioni, se comunicate nel momento sbagliato o nel tono sbagliato, possono diventare un boomerang. - Coerenza
Il Personal Branding del CEO deve essere perfettamente allineato ai valori dichiarati dall’azienda.
Un’incoerenza tra il “dire” e il “fare” è tra le principali cause di crisi reputazionali.
Il rischio reputazionale non è più un’eventualità
Negli ultimi anni, ma possiamo guardare anche più indietro, la maggior parte delle crisi aziendali inizia online, spesso proprio a partire da contenuti prodotti o condivisi da figure apicali, o da dichiarazioni che partendo con l’intento di dirimere la crisi, hanno generato “una crisi nella crisi”, aumentandone l’impatto negativo.
Un commento sbagliato, un post pubblicato impulsivamente, una presa di posizione poco chiara, una dichiarazione a cui non seguono i fatti o addirittura i fatti smentiscono il significato: bastano pochi secondi per danneggiare anni di reputazione costruita.
E attenzione: la “scusa del momento di rabbia” non è più accettabile.
Il pubblico si aspetta leadership valoriale, comunicazione consapevole e, soprattutto, responsabilità. Tutto questo viene garantito dalla coerenza, ma attenzione a un punto chiave fondamentale: coerenza in ogni contesto. Ed eccoci di fronte ad un aspetto davvero importante: le domande strategiche: a chi sto parlando e a chi non sto parlando? Tutta la comunicazione deve ruotare attorno alla validazione dei contesti, altrimenti è una comunicazione a forte rischio. E no, non parliamo solo al nostro target, la comunicazione è pubblica, e per questa sua natura arriva a chiunque e chiunque la può commentare, arricchirne il valore o criticare.
Se questi argomenti ti interessano o ti hanno fatto scattare domande e riflessioni troverai molti contenuti nella mia Nesletter su LinkedIn 125 Riflessioni Consapevoli legate proprio alla comunicazione digitale
Serve una strategia, non una reazione
La buona notizia?
È possibile costruire una presenza pubblica efficace, autorevole e allineata ai propri valori – ma serve un percorso di consapevolezza e strategia comunicativa. Una visione, un’analisi precisa e un piano di comunicazione strategico proattivo arricchito di opportunità e superamento dei rischi (quello che ho chiamato fattore +2% di consapevolezza).
In Netlife lo facciamo ogni giorno dal 2000, perché siamo partiti e continuiamo a studiare profondamente il digitale nelle sue dinamiche evolutive a partire dai comportamenti sociali, prima ancora che dagli strumenti operativi. Il punto focale è proprio qui: lo studio delle dinamiche del web e di chi ne fruisce con il proprio background, le proprie aspettative e il proprio contesto. E analizzando precisamente questi elementi, a livello di sensibilità, difficilmente “ci faremo cogliere impreparati”, perché il punto è avere una strategia osservata dal più alto numero di angolazioni e sensibilità.
Lavoriamo dunque con consapevolezza della comunicazione per trasformarla in un asset di valore, non in un potenziale rischio.
Tra le proposte che abbiamo in catalogo uno dei webinar nato proprio con l’obiettivo di condividere questa conoscenza e offrire delle strategie di base iniziali su cui poi proseguire con percorsi dedicati è:
Il Webinar – Personal Branding per CEO e Presidenti
- 3 sessioni da 2h online
- Max 10 partecipanti
- Output:
- Profilo LinkedIn ottimizzato
- Linea editoriale personale
- Consigli personalizzati per posizionarsi nel proprio settore
Costo: €290 + IVA
Un percorso concreto, dedicato e pensato per chi vuole comunicare con consapevolezza, efficacia e rispetto del proprio ruolo.
Perché un CEO oggi deve lavorare sul proprio Personal Brand?
La risposta è semplice: fiducia, autorevolezza e credibilità non si improvvisano.
In un mondo iper-connesso, dove il pubblico valuta il “fattore umano” tanto quanto quello strategico, il CEO che sa comunicare in maniera coerente, autentica e professionale si distingue, protegge la reputazione aziendale e costruisce alleanze durature.
E dove si costruisce oggi questa fiducia? dalla capacità di porsi le domande giuste prima di condividere
Su LinkedIn.
- È il primo luogo in cui investitori, clienti, talenti e media vanno a cercare informazioni.
- È il contesto in cui si può esercitare leadership valoriale e visione d’impresa.
- È il canale per posizionarsi strategicamente su temi-chiave del proprio settore.
I rischi della non-comunicazione o della consapevolezza sulla comunicazione digitale
Un CEO invisibile è un’opportunità persa.
Un CEO non posizionato è un vuoto che altri riempiranno.
Un CEO incoerente o impreparato alla conversazione online può generare danni reputazionali importanti, soprattutto in caso di crisi.
Oggi non si tratta più di “essere sui social”, ma di “esserci bene”: con una strategia chiara, valori coerenti e un piano editoriale sostenibile. E avere come unico obiettivo la visibilità, le vendite, il seguito e le visualizzazioni non è “solo” rischioso, ma un backlash annunciato.
Il Personal Branding come leva strategica
In venticinque anni possiamo dire che il Personal Branding è diventato un asset strategico, a beneficio della cultura aziendale stessa e delle dinamiche relazionali interne e esterne.
Serve per:
- Rafforzare la cultura aziendale (soprattutto in fase di change management)
- Fidelizzare i talenti con una leadership autentica
- Intercettare stakeholder strategici (media, investitori, istituzioni)
- Presidiare il racconto pubblico del brand, anche in fase di crisi
Un webinar esclusivo per CEO e Presidenti che accompagna a:
Per rispondere a questa esigenza, ho creato un percorso esclusivo – riservato a solo 10 partecipanti – pensato per chi vuole costruire una presenza digitale forte, autorevole e coerente, partendo da LinkedIn.
Webinar: “Personal Branding per CEO e Presidenti”
- Durata: 3 sessioni da 2h
- Modalità: Online (Zoom)
- Output:
- Profilo LinkedIn ottimizzato per visibilità e coerenza valoriale
- Bozza di linea editoriale per i primi 3 mesi
- Consigli personalizzati in sessione Q&A
- Partecipanti: max 10 (per garantire confronto diretto)
- Prezzo: €290 + IVA a persona
- Conduce: Francesca Anzalone – esperta in comunicazione strategica, reputazione e posizionamento C-level
Hai domande specifiche? Ti serve un approfondimento su cosa comunicare? scrivi a press@netlifesrl.com saremo liet@ di ascoltare le tue esigenze e capire il percorso migliore per te e per la tua azienda.


