gestione e mitigazione di crisi mediatiche e social-mediatiche

La crisi mediatica può colpire ciascuno di noi, oggi nessuno ne è immune, viviamo nella Reputation Economy, dove gli ultimi cinque anni ci hanno confermato che il web conversazionale e i social ne sono un amplificatore esponenziale.

L’obiettivo principale: evitare un effetto domino con ripercussioni su asset economico e reputazionale di Corporate, Brand e Figure Istituzionali.  E dunque intervenire tempestivamente per bloccare quell’interruzione di fiducia, autorevolezza e affidabilità che caratterizza questo evento. A noi la scelta se farci cogliere impreparati o pronti a reagire tempestivamente con le strategie corrette e il team presposto. In che modo?

In fase di crisi: 

Attraverso un’azione tempestiva grazie al nostro team crisi che interviene per gestire, mitigare e ricondurre la comunicazione in positivo, tutelando la reputazione e promuovendo la nuova immagine.

Post crisi: 

Attraverso un’analisi precisa e puntuale del nostro team crisi che verificherà tutti gli aspetti, valuterà e quantificherà gli aspetti reputazionali intaccati e identificherà le azioni e le strategie da intraprendere per ricostruire il capitale reputazionale danneggiato. Servizi di comunicazione post-crisi, consulenza e coaching saranno i supporti costanti per l’attività dei sei mesi successivi.

Prevenzione e tutela da evetuali crisi: 

Attraverso servizi di conulenza, formazione, analisi, coaching e verifica supportiamo le aziende a identificare i potenziali rischi e a definire eventuali criticità sulle quali costruire un piano di tutela e miglioramento nella comunicazione.

TUTELA E PREVENZIONE DEL CAPITALE REPUTAZIONALE

Il team crisi e tutela lavora con grande attenzione e expertise su skill legate al Fact checking (recupero e analisi di tutte le informazioni che sono state prodotte); sui comportamenti (analisi e mappatura dei comportamenti); sulle immagini e la loro possibile manipolazione (recupero e analisi di tutte le immagini e loro uso) e naturalmente in tutto l’asset legato alla comunicazione e comportamenti social(i).

 

 

 

Poiché si tratta di un tema molto delicato e soprattutto di importanza strategica tanto quanto la promozione e valorizzazione, è fondamentale affrontarlo con grande consapevolezza e responsabilità destinando il 50% delle nostre energie e investimenti.

 

costruire senza rischiare di distruggere

Oggi il web ci offre moltissime opportunità in più, ma come per ogni cosa all’aumentare delle opportunità aumentano anche i rischi nei quali possiamo imbatterci.

Netlife ha scelto di lavorare con consapevolezza e responsabilità e di pianificare la comunicazione con una doppia analisi: valutazione dell’efficacia comunicativa e della riduzione dei rischi di crisi mediatica e social mediatica.

 

Ogni porgetto, ogni piano di comunicazione ha un doppio livello e un doppio registro: promozione e tutela, costruzione della comunicazione più efficace e contestualmente analisi e valutazione in termini di dati, azioni e lealtà di ciò che si comunica. Al piano di comunicazione strategico si affianca il piano di comunicazione di crisi, pronto con protocolli e linee guida per essere adottato in caso di necessità.

Perché la strada per costruire è lunga mentre quella che depotenzia la credibilità dura pochi minuti.

COMUNICAZIONE IN EMERGENZA E ANALISI DEI COMPORTAMENTI, L’EXPERTISE

Grazie all’esperienza in collaborazione con Emergenza24, la più grande Community europea di comunicazione nelle emergenze, e realtà che ogni anno organizza “Gli Stati Generali della Comunicazione in Emergenza” con i principali attori istituzionali che operano nelle emergenze, siamo consapevoli dei vari scenari e dei comportamenti delle persone in situazioni emergenziali.

Grazie alla mappatura e all’archiviazione dei dati e dei comportamenti lavoriamo consapevolmente su numeri e reazioni (riferimenti: ottobre 2019) attraverso big data:

Emergenza24 – Synapsy Plus: lavora su 1 miliardo e 200 milioni di comportamenti estrapolati anonimizzati da conversazioni online, attraverso i quali ha costruito e mappato 350.000 mila modelli comportamentali in contesti emergenziali.

L’esperienza legata all’informazione sempre nell’ambito di Emergenza24 e gestione di big data, sottoposti poi al controllo e verifica finale di un operatore (comitati tecnici e comitato scientifico) lavora su 400 milioni di fatti selezionati ogni anno di cui 2 milioni e 200 mila vengono visionati da un operatore. L’expertise deriva da un’esperienza che nasce nel 2012 e che da 8 anni h24 e 7su7 lavora ininterrottamente nell’analisi. Da questi poi vengono estrapolate e prodotte 250.000 notizie, 15.000 approfondimenti, 160.000 immagini validate e qualificate.