Comunicazione Etica: Costruire Fiducia e Relazioni Sostenibili

FRANCESCA ANZALONE, PR Manager esperta di comunicazione e cultura digitale accompagna i professionisti della comunicazione a prevenire crisi reputazionali e a ottimizzare l'efficacia del messaggio aumentando il ROI.

La comunicazione etica è il futuro, oggi più che mai. Dobbiamo costruire fiducia e relazioni significative. Le aziende sono sotto i riflettori come mai prima d’ora, i consumatori sono più consapevoli e informati e, optano per una scelta basata sui valori che il brand porta avanti. Se fino a poco tempo fa avremmo utilizzato la frase “basata sui valori che il brand rappresenta”, oggi sottolineiamo l’importanza dell’azione. I valori si portano avanti, non si dichiarano, si attuano e si raccontano le azioni.

Comunicazione etica: si racconta l’azione! 

Oggi più che mai, le aziende sono sotto i riflettori. I consumatori non scelgono più in base al prezzo o alla qualità, ma potremmo dire che prevalentemente la scelta è in base ai valori che un brand dimostra. La comunicazione etica non è più un optional: è l’unico futuro possibile per le imprese che vogliono costruire relazioni autentiche, guadagnare fiducia e prosperare nel lungo periodo. 

La comunicazione ha sempre uno scopo: oggi la comunicazione deve portare alla costruzione di relazioni significative,  alla fiducia, alla sostenibilità nel medio-lungo periodo. I parametri di misura dell’affidabilità sono sicuramente la qualità delle relazioni, la fiducia che si mantiene nel tempo e la longevità di ciò che si sta portando avanti. E maggiore è la costruzione nel tempo, sinonimo anche di stratificazione di contenuti e dunque, opportunità di visibilità e contestualmente di critica, più saranno i riferimenti significativi che i consumatori avranno a disposizione (anche a livello reputazionale).

Scegliere la comunicazione etica significa abbracciare un approccio trasparente, responsabile e rispettoso verso tutti gli stakeholder: clienti, capitale umano, investitori, società in generale e ambiente. 

Un impatto significativo all’interno del sistema sociale etico e valoriate basato sulla trasparenza, la responsabilità, l’empatia e la sostenibilità.

Tutto ciò che si comunica è trasparente, nessuna manipolazione (messaggi ingannevoli, fraiàntendibili, nessun uso improprio di beni intellettuali e marchi non autorizzati, omissioni e washing di qualsiasi tipologia). Ha una forte consapevolezza della responsabilità che ci si assume nel comunicare e creare contenuti: regolamentazioni, potenziali violazioni, conoscenza di utilizzo lecito di marchi, citazioni, immagini, video, ecc. e nella costruzione di frasi consapevoli attraverso l’uso di parole giuste, accuratamente scelte e messaggi leali. Si basa sull’ascolto e sull’empatia: risponde ai reali bisogni delle persone e con chiarezza, trasparenza e onestà offre soluzioni, prodotti, servizi adeguati. E promuove un impatto positivo sulla società in generale e sull’ambiente, non solo attraverso una modalità di informazione ispirazionale, ma di esempio di azioni concrete e significative.

Quali sono le domande che gli imprenditori si pongono rispetto alla comunicazione etica?

Lo abbiamo chiesto a Francesca Anzalone, esperta di comunicazione etica digitale e gestione della reputazione, fondatrice di Netlife s.r.l.

Partiamo da un punto che mi sta particolarmente a cuore: la comunicazione etica non è una tendenza, ma l’unico linguaggio possibile per brand e corporate, e anche creatori di contenuti che vogliono comunicare e crescere nel medio-lungo termine nel contesto contemporaneo.

Il punto chiave è chiedersi come metterlo in pratica e dunque chiederci come possiamo fare in modo che ogni messaggio, ogni campagna, ogni interazione sia allineata a ciò che dichiariamo di “portare avanti”. Sono sempre stata convinta che la risposta sia nelle domande giuste. A questo proposito un libro che consiglio sempre è “Nelle domande c’è la risposta. La via innovativa alle soluzioni, nel lavoro e nella vita” di  Hal Gregersen.

In questi venticinque anni di comunicazione nel digitale con Netlife s.r.l. e nella mia esperienza professionale e accademica, le domande relative alla comprensione di come migliorare la comunicazione da parte di imprenditori sono state numerosissime.

Non è facile comprendere tutte le sfumature della comunicazione. Dobbiamo partire dalle basi e comprendere che l’etica non è un bollino da apporre sui contenuti: è una scelta quotidiana, un esercizio di consapevolezza che parte dal chiedersi: “Sto costruendo relazioni o sfruttando attenzione? Sto ascoltando o solo urlando? Il mio impatto è positivo o è solo rumore?”

E con queste logiche di interrogativi sempre più profondi e articolati ho costruito il mio metodo #consapevolmenteconnessi. 

Con il metodo #ConsapevolmenteConnessi, voglio accompagnare gli imprenditori a porsi domande significative per trasformare la comunicazione in uno strumento di crescita autentica.

Ecco quelle che considero le più urgenti:

  1. La mia comunicazione rispetta l’intelligenza delle persone, o gioca con paure e bisogni indotti?
  2. Sto misurando solo le vendite, o anche l’impatto sociale delle mie parole?
  3. Cosa succederebbe se un mio contenuto diventasse un caso etico?
  4. Sto seguendo una strategia di “marketing a ogni costo” o una strategia di marketing responsabile e consapevole, rispettosa delle persone?
  5. Con la mia comunicazione sto contribuendo a migliorare la società?

Attraverso queste domande (e tutte le altre che fanno parte di consulenze, valutazioni e formazione specializzata) si gestiscono strumenti concreti per evitare o ridurre al massimo rischi di washing, Green, pink ma soprattutto trustwashing. Puntare alla costruzione di fiducia basata su trasparenza, consapevolezza e responsabilità e di garanzia di azione dietro ad ogni messaggio. Trasformare così i clienti in una Comunità e non “mere statistiche in una dashboard”.

Quando l’etica diventa il cuore della strategia i Brand vengono ascoltati con maggiore attenzione e risultano più affidabili. Non urlano, ma ascoltano.

E se ti rendessi conto che una sola di queste risposte potrebbe cambiare tutto? Non esitare a contattarci a info@netlifesrl.com per comprendere come costruire insieme la tua migliore comunicazione etica.

E naturalmente non perderti i prossimi articoli del Blog di Netlife – web life balance, il nuovo progetto editoriale e HUB dedicato all’equilibrio tra online e offline, a parole che costruiscono e all’Upskilling permanente. Noi ci siamo! Perché crediamo nella condivisione e nel #consapevolmenteconnessi